Ragazzi, scusateci per questo mese di assenza ma la fine del quadrimestre ci sta’ massacrando fisicamente e mentalmente… i collettivi sono andati avanti come al solito ma non abbiamo dedicato particolare attenzione al blog… provvediamo subito ad aggiornarlo:
Come prima cosa siamo contenti che il blog abbia raggiunto i 100 visitatori, è gratificante sapere che come strumento funziona, ma ancora più importante ci da la speranza di riuscire a creare un mezzo di informazione accessibile a tutti, per un migliore coinvolgimento e una comunicazione efficace (non come il giornaleskignègnè).
Detto questo mettiamo in palio tutto il fondo cassa al 1000esimo visitatore!
Ovviamente si scherza, questo fantomatico fondo cassa non si è neanche sicuri di riuscire a istituirlo.
In merito a questo vorremmo chiarire i diversi punti esposti in un assemblea dove nessuno è intervenuto:
La decisione di istituire questo fondo è nata dall’esigenza di adempiere alla richiesta del preside che chiede al collettivo il risarcimento di una tenda rotta. Una tenda che è stata bruciata un pomeriggio in cui oltre al collettivo erano presenti diversi corsi a scuola.
La tenda in questione si trova in 4C, al piano terra della torre B, noi del collettivo eravamo in 3H, 5 classi di fianco al luogo del delitto.
Sopra, solo di un piano, vi erano i corsi.
Penso sia inutile dirvi che il piano terra è inevitabilmente piano di passaggio, per questo è possibile che sullo stesso siano presenti persone esterne al collettivo (cosa che ha confermato il bidello del piano).
Episodi di questo tipo non hanno precedenti, per questo non esiste un documento che regoli e tuteli il collettivo ed è stato facile puntare il dito su di noi, soprattutto perché non siamo sotto la responsabilità di un docente.
Ora la situazione è questa: ci troviamo a dover pagare una tenda che nonsisàchi ha rotto, perché nonsisàchi non è riconosciuto in un sistema di RicercaColpevole; il fatto che in quel momento ci trovavamo vicini al “luogo del delitto” basta per incriminarci.
L’importante non è trovare il colpevole, è accusare qualcuno e far ripagare la tenda.
Vi abbiamo convocato in assemblea per raccontarvi questo fatto, sperando di accendere in voi un senso di giustizia e solidarietà, pensando che avreste capito che la nostra esigenza di raccogliere fondi nasce da un’imposizione ingiusta.
Non sono sicura che questo sia successo… i pochi interventi che sono stati fatti sono stati a sfavore e comunque, dopo un mese non si è presentato ancora nessuno studente.
Il problema sembra riguardare un discorso di fiducia. O sfiducia per meglio dire.
I soldi raccolti dal collettivo vengono impiegati solo ed esclusivamente per ciò che riguarda iniziative proposte dagli studenti o comunque emerse all’interno della scuola.
Se il fondo cassa dovesse superare il costo della tenda il resto dei soldi verrebbe comunque impiegato per finanziare attività all’interno della scuola. Attività che può proporre qualsiasi studente.
Detto questo lasciamo la parola a voi, abbiamo riconvocato i rappresentati di classe per lunedì 29, per riaffrontare il discorso e verificare la disponibilità o meno della scuola di partecipare alla raccolta.
Fortunatamente possiamo già contare sul contributo di 60 euro di alcuni professori e dei due rappresentanti dei genitori, cogliamo quindi l’occasione per ringraziare ufficialmente la professoressa Giudici, la vice preside Martinelli, il prof. Battaglia, il prof. Yurish, la prof. Colaneri, la signora Griffini, il signor Maroso e un altro anonimo sostenitore.
Concludendo il discorso e sperando di concludere presto anche l’intera faccenda vi rimandiamo ad una riflessione sulla faccenda, sperando in qualche consiglio.