martedì 5 dicembre 2006

RISPONDIAMO AL GIORNALESKI



Come prima cosa ci tenevamo a rispondere a degli articoli pubblicati nel primo numero del Giornaleski, il giornalino ufficiale della scuola redatto da alcuni studenti con la collaborazione di qualche professore.


In questo primo numero, addirittura come inserto speciale, troviamo una serie di articoli, più o meno argomentati, che trattano inizialmente dell’autogestione, successivamente delle assemblee d’istituto e per finire “suggeriscono” migliori tattiche e procedure di lavoro per i rappresentanti d’istituto.


Non nascondiamo il nostro rammarico nel constatare che nessuno si è premurato di chiedere anche un nostro intervento per la stesura finale dell’articolo (oltre a quello del preside) dal momento che presumiamo che lo scopo sia stato prettamente informativo.


La nostra è una risposta un po’ dura, schietta e forte nei termini, un po’ a dimostrazione di quanto è seria la nostra determinazione e di quanto siano confutabili le vostre affermazioni; abbiamo scelto di farlo prendendo come base l’articolo stesso, articolando la risposta subito a seguito [nelle parentesi quadre] per rendere più diretta e precisa la contrapposizione delle due “campane”.


Ci dispiace che si creino situazioni di questo tipo all’interno dell’istituto, che scaturiscono senza dubbio dalla mancanza di un dialogo diretto.


Come pensate che si possa venire in contro a questo problema?


Noi siamo a scuola come voi, a prescindere dall’autogestione, dalla manifestazione e dal collettivo; per un qualsiasi dubbio in merito al nostro progetto di lavoro, organizzazione studentesca e programma non potete far altro che chiedere. Non abbiamo mai mandato via nessuno come nessuno mai è venuto a chiederci qualcosa. Anche attraverso l’indirizzo di posta elettronica del collettivo (collettivogentileski@yahoo.it) è possibile domandare un qualsiasi chiarimento, a cui verrà pubblicamente risposto sul blog.



La riportazione sul blog dei seguenti articoli è stata effettuata alla lettera.





  • Articolo pagina 2 Il “rito” dell’autogestione


L’autogestione come protesta? Una volta forse…

E’ di rigore ormai che nelle scuole milanesi, verso la fine di novembre si dia luogo a quella che viene comunemente (ma non del tutto propriamente) chiamata autogestione. [non ci viene in mente un altro termine appropriato a definire un organizzazione di persone che autonomamente gestiscono il loro progetto di studi, se ne sai una te non esitare]

Beh, se in principio era nata come unico modo per gli studenti di far valere le proprie idee e di protestare per dei problemi che, anche se discussi, avrebbero avuto soluzioni [la possibilità di far valere le proprie idee è un diritto che abbiamo conquistato in decenni, perché dovremmo perderlo adesso? Non ci sono più problemi? Non hanno soluzione?] ora la si vede come 4 giorni di vacanza collettiva [purtroppo non possiamo imporre lo spirito di partecipazione all’autogestione, possiamo solo cercare di creare collettivi sempre più coinvolgenti che stimolino l’assunzione di una responsabilità autonoma…cosicché non venga più percepita come vacanza].

Inoltre, se una volta l’autogestione veniva organizzata, indetta e messa in piedi da un gruppo studentesco dalle idee ben precise, ora siamo nel caos più totale [questa affermazione, in quanto infondata, non meriterebbe neanche una risposta. Perché infondata? Perché le nostre idee sono precise, il caos è una situazione che si crea quando le informazioni non vengono assimilate in modo coerente. Può scaturire da un nostro deficit in fatto di chiarezza, ma penso sia comprensibile quando il mezzo di informazione è una caotica assemblea d’istituto. Nessuno ti ha mai visto a un collettivo, lì avresti capito che le nostre idee, i nostri principi, sono molto definiti].
La risposta generale? Nessuno viene ai collettivi, il preside non ci fa fare l’assemblea, nessuno collabora per la cogestione e men che meno per l’autogestione.

In pratica: protestiamo perché non ci fanno protestare. [ti facciamo finire il discorso…..]

Bene, partiamo dal principio:
che nessuno vada ai collettivi è una realtà, nel senso che sono pienamente consapevole del fatto che al collettivo ci vanno dalle 6 alle 8 persone [probabilmente, dal momento che sei anche direttrice del giornale, dovresti aggiornarti prima di scrivere un articolo, questi dati non sono attribuibili a nessun collettivo che si è svolto quest’anno; collettivi che hanno avuto un’adesione media di 40 persone].
Di conseguenza, se nessuno va ai collettivi, vuol dire che a nessuno interessa decidere o almeno conoscere quello che succede a scuola (tra l’altro la NOSTRA scuola) [è proprio a questo che stiamo cercando di andar contro. Un atteggiamento di “non interesse nel decidere o nel conoscere” quello che succede nella NOSTRA scuola…non può che riproiettarsi nel mondo del lavoro e nella vita in generale fondando così una popolazione di amebe], ma ancora peggio, tutti, o almeno chi non va ai collettivi, si aspettano che siano gli altri a mettere in piedi un’organizzazione studentesca che decida e rappresenti anche loro. [questa è una conseguenza del precedente punto, con una consapevolezza maggiore nessuno pretenderebbe di essere rappresentato senza fornire elementi validi prima]

E allora diciamolo: ma che cavolo pensate di fare? Come pensate che funzioni? Che lo spirito santo scenda in terra e crei un collettivo di angeli e apostoli che rappresenti gli studenti? [ la sfera miracolati non ci appartiene, oltre a non credere nei miracoli pensiamo che qualsiasi cosa si voglia ottenere, anche se inizialmente può risultare impossibile, dev’essere frutto di impegno e tentativi, dev’essere spinta dal desiderio di cambiamento. Se nessuno nel corso della storia avesse ragionato in questo modo saremo ancora a chiederci quanto sarebbe bello se schiacciando un pulsante si riuscisse a illuminare un’intera stanza…saremo ancora ad aspettare, come dicevi te, il fascio di luce tipico dell’apparizione divina per leggere una pagina di libro.]

Cioè voglio dire, [c’è, cioè, gnè] i rappresentanti d’istituto candidati erano 4, su 1500 studenti. [ è scandaloso vero? Cosa pensi che potremmo fare? Mi sembri una che le soluzioni ce le ha tutte in tasca…daccela sta mano….eeeeecandidatiii!].

Va beh [ahahah va beh….se dici va beh non può che andar beh….]
Secondo: il preside non concede l’assemblea (ce l’ha con noi, ci odia tutti e derivati vari).
Beh anche se questo è un fatto successo alla fine dell’anno scorso, vi posso assicurare che proprio sta mattina ero nell’ufficio del dirigente e che sono venuta a conoscenza delle procedure (e vi dirò anche, non di tutte) di cui penso nessuno conosca l’esistenza, che riguardano il modo di richiedere un’assemblea [sulla base di che cosa scusa tu potresti assicurare che nessuno, compresi noi, sia a conoscenza di queste procedure? Se ti dimostriamo che non è così copre la tua assicurazione?]. Ovviamente non hanno nulla a che fare con il modo in cui è stata richiesta (tral’altro) anche questa prima indetta. [e quest’informazione da chi l’hai avuta? Aspetta facci indovinare… mmmh… forse dal dirigente in quella mattinata nel suo ufficio? Non pensi che per fare del serio giornalismo ci sia il bisogno di confrontare le 2 tesi contrastanti riguardarti lo stesso argomento? Dico…da direttrice di giornale…non si ragiona così? Comunque, visto che l’argomento porterebbe via troppo spazio rimandiamo i chiarimenti ad un prossimo post, riprendendo il discorso delle assemblee negate.]
Facciamo autogestione perché non ci concedono l’assemblea? [ti rimando al post sul perché dell’autogestione].

Ma perché, invece, non facciamo tutti una gita nell’ufficio del dirigente (“aperto sempre a tutti” testuali parole del diretto interessato) [dai, organizza, noi ci andiamo già abbastanza] per capire e farci spiegare bene cosa bisogna fare per indire un’assemblea? No? Nessuno ci aveva mai pensato… ma va beh [ma va beh va beh… eh…meno male che ci sei tu che pensi a queste cose…]

Terzo, ma non meno importante, punto: nessun professore collabora per la cogestione. E qui siamo da capo… chi ha mai presentato un progetto chiaro ed organico ai professori(1) [se mi parli di cogestioni mi parli di professori e studenti che insieme collaborano e si COgestionano in un progetto alternativo. Mi spieghi che cosa avrebbe rappresentato presentare un progetto in cui noi stabilivamo cosa un professore avrebbe dovuto dire in collettivo? Non ti sembra assurdo? Per fare cogestione non serve un professore che da la disponibilità con una firma. Serve un professore che partecipa ai collettivi di organizzazione, se no non è una cogestione.] due: dato che quando alcuni studenti non condividono l’idea dell’autogestione il problema è relativo, perché dovrebbe essere così grande il problema che alcuni professori non condividano l’idea della cogestione? [Considerando il fatto che l’effettiva disponibilità a partecipare anche all’organizzazione non l’ha data nessun docente, la disponibilità a partecipare è poi subordinata al fatto che quando si tratta della partecipazione di un docente si parla di un lavoratore, pertanto, se anche solo uno studente nella sua ora volesse fare lezione, sarebbe obbligato a rimanere in classe, se non lo facesse andrebbe in contro alle sanzioni previste a chi non adempie alla prestazione di un servizio. Poi facilmente capire perché se non è condivisa la cogestione dai professori non si può fare… perché diventa un’autogestione.]
Tre: chi ha mai pensato ad un’alternativa alla cogestione (dato che comunque nessuno riesce ad organizzarne una decente)? Nessuno.[a parte l’autogestione dici? Non lo so potremmo pensarci in collettivo se ne hai voglia, così ci dai una mano] . Come nessuno si è interessato a chiedere opinioni a riguardo al preside, [in merito a cosa, alla cogestione? All’autogestione? Ce li dice chiari i suoi pareri non c’è bisogno di chiederlo] che, mi dispiace deludervi, non ha niente a che vedere con il mostro mangia-studenti [evitiamo battute di contenuto politico] che ci è stato descritto.
Insomma, il nocciolo della questione è questo: se praticamente nessuno all’interno dell’edificio scolastico, neppure i rappresentanti stessi, sono a conoscenza delle norme, dei diritti e dei doveri degli studenti, come si può pensare che tutto vada bene nell’istituto? [il fatto che noi non siamo a conoscenza delle norme, dei diritti e dei doveri degli studenti rimane sempre e comunque una tua opinione personale totalmente confutabile]. Perché deve venir indetta un’assemblea che parla dell’autogestione quando i problemi per cui essa deve essere fatta non sono ancora stati discussi? [questo può farmi intendere o che eri assente all’assemblea o che non hai ascoltato; noi abbiamo parlato in previsione di un’EVENTUALE autogestione. il discorso che abbiamo fatto in assemblea è stato per prevenire i molteplici problemi che può creare se organizzata senza consapevolezza. Abbiamo infatti cercato di “sensibilizzare” gli studenti, perlomeno i rappresentanti di classe “eletti per rappresentare la classe” chiedendo una partecipazione maggiore, cercando di trasmettere la nostra voglia di organizzare un bel progetto collettivo, con gli interessi di una collettività, una vera autogestione. Ci siamo parzialmente riusciti, la partecipazione ai collettivi di quest’anno è sempre stata numerosa, tant è che abbiamo proposto al preside, che sta valutando l’ipotesi, la possibilità di istituire un giorno fisso alla settimana per il collettivo.

In assemblea abbiamo cercato di capire se gli studenti avessero la forza, la maturità, la cultura di portare avanti seriamente questa esperienza dal momento che intendiamo l’autogestione un momento di formazione. La risposta è stata data in positivo dal collettivo. Un collettivo aperto che quest’anno ha permesso di organizzare le attività con una migliore impostazione del lavoro].

Nota bene, non sto dicendo che non ci sono problemi, ma che, se ci sono, se ne parla in un’assemblea (richiesta seguendo le procedure) e discussa in modo decente, cosa che non è avvenuta nell’ultima [per quanto ci riguarda riteniamo di aver lasciato intervenire in modo totalmente libero, dovremmo essere noi a richiedere una maggiore decenza da parte di tutti nell’ascoltare quello che diciamo, visto che in alcuni momenti non si sentiva neanche nelle prime file cosa dicevamo al microfono(!), e nel prendere in considerazione quello che proponiamo, che non vuol dire per forza condividere. Non possiamo stabilire un rigoroso silenzio in auditorium, o zittire eventuali commenti che vengono rivolti anche a nostre affermazioni. Non ne siamo in grado.].
Perché se quello che noi studenti vogliamo dimostrare è maturità e capacità di autogestirsi, direi che partire dall’idea di organizzare un’autogestione senza neanche essersi posti la domanda:”perché la facciamo?” non ha niente di maturo [al perché abbiamo risposto in un intero post, è stato detto anche in assemblea se pur superficialmente per il poco tempo a disposizione. Sono sempre tue illazioni prese in giro dal vociferare di qualche professore].

Comunque, alla base di tutto sta la conoscenza dei diritti e dei doveri degli studenti. Quando questi verranno meno, ci verranno negati oppure ci troveremo di fronte a delle problematiche non risolvibili per una qualche serie di motivi, allori si potrà pensare di fare ricorso all’autogestione, ma non prima. [anche questa affermazione trova la sua confutazione nel post sul perché siamo intenzionati a organizzare un’autogestione. Nel caso che dici tu si potrebbe pensare ad un’occupazione. L’autogestione in alcuni ambiti è riconosciuta come un diritto, non lede quello di nessun altro, chiunque preferisca svolgere lezione può farlo, le classi del piano dove si svolge l’autogestione vengono trasferite in altre aule dal preside, presumibilmente previo accordo.]

E posso assicurare che non ci sarà mai negato l’ascolto e l’appoggio (nei limiti del possibile) dai livelli superiori (almeno è ciò che mi è stato garantito), quindi questo è quanto. Passo a voi il testimone, mi piacerebbe sapere come la pensate. [abbiamo colto al volo e con piacere l’invito ;)]





  • Articolo pagina 4 Assemblee “divertenti”

La maggior parte degli studenti vede ormai l’assemblea d’istituto come una perdita di tempo volta a far saltare ore di lezione, ma il ruolo di un’assemblea che invita un intero istituto non è certo questo.
L’assemblea è presieduta solitamente dai rappresentanti d’istituto eletti dagli studenti della scuola, i quali dovrebbero informare tutti gli altri su eventuali problemi presenti all’interno della scuola [non solo, anche di quelli che sono i nostri obbiettivi, i nostri progetti e qualsiasi eventuale manifestazione, organizzazione e iniziativa che si pensa di poter intraprendere a seconda delle esigenze].

Ciò non è avvenuto alla prima assemblea di questo anno scolastico, in cui i nuovi rappresentanti d’istituto si sono presentati dopo le elezioni [ci siamo scusati in assemblea per la mancata propaganda, la possibilità di fare un’assemblea d’istituto al mese ci ha imposto una scelta: un’azione di propaganda con 4 candidati su 4 persone eleggibili ci sembrava una pagliacciata, abbiamo scelto di convocare l’istituto una volta “in carica” per esporre il nostro fondamentale obbiettivo, ciò che siamo passati a dire di classe in classe, la nostra richiesta di collaborazione. Oltre a valutare l’interesse e la volontà degli studenti di organizzare o meno un’autogestione. Chi fosse stato interessato a conoscere prima di questa fantomatica elezione i rappresentanti avrebbe potuto partecipare ai collettivi precedenti all’elezione.]; nel caos generale si sono presto trovati senza nulla da dire alle classi che si erano riunite in auditorium e così si è finito per parlare della possibile autogestione che si terrà quest’anno.

Le autogestioni sono ormai diventate un rito, un evento che si ripete ogni anno nel periodo di novembre, senza motivo [in risposta a questo è stato scritto un interno post in cui viene spiegato il perché dell’autogestione].
Anche quest’anno sono state dette molte cose sull’argomento autogestione; per i rappresentanti d’istituto l’autogestione è un’iniziativa volta alla formazione personale degli studenti, dove si trattano argomenti che possono servirci nella vita di tutti i giorni, ma non è proprio quello che è accaduto negli anni passati. [con anni passati presumo che tu ti possa riferire, solo a quelle di massimo 3 anni fa, visto che sei in terza (e ti posso assicurare che gli anni prima non era così). Anche ammettendo che tu le abbia viste tutte, e ammettendo anche che per alcuni casi hai anche ragione, cosa ti fa pensare che quest’anno non si possa creare qualcosa di positivo? Di diverso e costruttivo. Quest’anno, grazie ad una partecipazione più attiva da parte di alcuni studenti e all’adesione numerosa dei collettivi abbiamo la possibilità di costruire un buon progetto. Certo, può andar male, bisogna prepararsi anche a questo, però valuta bene, perché magari ne vale la pena.]

Se prendiamo come esempio l’autogestione dello scorso anno, non possiamo certo dire che ci sia servita nella vita quotidiana perché, detto in parole povere e senza andare contro a nessuno, stare chiusi in un’aula con dei ragazzi che fanno rap e altri che fumano rendendo l’aria irrespirabile, non può certo servirci come esperienza di vita. [hai perfettamente ragione, siamo noi i primi ad avere intenzioni ben fuori da questa linea, l’anno scorso l’autogestione è stata un’evidente fallimento, per eventuali circostanze e avvenimenti che se dovessero interessarvi non tarderemo a farvi sapere.]

Purtroppo l’autogestione di quest’anno si prospetta come quella dello scorso anno. [sulla base di che cosa affermi questo? ].

La cosa dispiace anche un pochino, visto che in quella settimana di ore di lezione buttate, si potrebbero fare attività alternative che renderebbero produttiva anche un’autogestione fatta senza un motivo. [altre illazioni mischiate a pseudo proposte non argomentate. Sentiamo solo “si potrebbe”, mai nessuno che dice “dai facciamo”].

Anche secondo il parere del preside la prima assemblea d’istituto di quest’anno non è andata bene, e sempre secondo il prof. Miele mancava anche di organizzazione [non è andata bene perché non c’è stato un buon dialogo e un rispetto adeguato verso chi parlava, da parte di tutti in auditorium o quasi. Per quanto riguarda l’organizzazione capisci anche te quanto possa essere complicato zittire un auditorium. L’animo delle assemblee in auditorium, soprattutto quando i temi della discussione sono così spinosi, è sempre stato acceso, sono vostri compagni, commentano quello che dite come quello che diciamo, magari senza proprietà di linguaggio ed educazione, ma è comunque una reazione. Sono comunque presenti all’assemblea i docenti accompagnatori, che non tardano a zittire i ragazzi, ma solo quando si tratta di uno spettacolo organizzato da loro.], visto che in un’assemblea tra ragazzi del triennio sarebbe opportuno un po’ più di rispetto nei confronti di chi vuole esprimere la sua opinione [completamente d’accordo] e chi più che rispetto ha ricevuto urla e schiamazzi [dubito che tu ti riferisca a noi rappresentanti].

Proprio a causa di questa mancanza di organizzazione delle assemblee, il preside ci ricorda che ogni classe ha a disposizione un’assemblea di classe al mese, in cui parlare degli eventuali contrasti coi professori o di altri problemi. [questo è un grande diritto che abbiamo che non va senz’altro sottovalutato, anzi, andrebbe sfruttato maggiormente dai rappresentanti di classe, che, collaborerebbero senz’altro a un progetto di lavoro migliore se portassero i resoconti delle proprie assemblee nei collettivi; ci si potrebbe confrontare sugli eventuali problemi ed eventualmente affrontare discorsi su tematiche di interesse generale. Oltre ad essere un grande aiuto per il funzionamento del collettivo può essere d’aiuto alla singola classe che può trovare spunto per la risoluzione dei problemi interni nell’esperienza di altre classi.].

Proprio per aiutarci a capire come si possa organizzare un’assemblea d’istituto e di classe e come si possa svolgere, il preside sta promuovendo un progetto aperto a tutte le classi che verranno aiutate a risolvere proprio questi problemi di organizzazione.





  • Articolo pagina 5 “Autunno Caldo”

“compagno di scuola, compagno di niente, ti sei salvato dal fumo delle barricate…” (A. Venditti)



Una piccola perla tratta da una canzone relativa al ’68: quel periodo che ha caratterizzatola gioventù di coloro che ci hanno preceduto (chiedete ai vostri “predecessori”, nonché professori, genitori, familiari, amici, vicini di casa e chi più ne ha più ne metta…) [se ti stai riferendo a noi come fai poi espressamente per il resto dell’articolo possiamo assicurarti che abbiamo bene idea di quello di cui stai parlando ed in merito all’argomento in questione abbiamo più e più volte discusso con “veri reduci” del ‘68].

Loro, che in quegli anni ci sono cresciuti, forse sapranno informarvi al meglio [non preoccuparti.], e solo nel momento in cui riconoscerò in voi quella che si chiama “consapevolezza”, allora potrò pensare ad un’eventuale autogestione! [scusami, dall’alto del tuo piedistallo forse fai fatica a riconoscere la nostra vera consapevolezza, fondamentalmente perché sei lontano, troppo in alto, e perché non hai mai partecipato a un collettivo. Ti parliamo così perché ti conosciamo personalmente, anche se non riportiamo qui sul blog il tuo nome, abbiamo avuto più occasioni di dialogo all’interno della scuola ma queste affermazioni ci suonano totalmente nuove. Ci sarebbe piaciuto affrontarle nelle molteplici occasioni in cui annuivi a quello che dicevamo.]
Come mi ha sempre detto la prof. Cattaneo “get informed…” [concordiamo con la prof, Cattaneo, che conosciamo e apprezziamo anche noi e ti rigiriamo la frase].

Ragazzi, pensate sempre prima di parlare, perché sennò non vi ascolta nessuno, o meglio, le persone che avranno la volontà di seguirvi ci potranno essere; ma certamente non molte e non a lungo [Cos’è questa? Una lezione di vita? con questo stai affermando che i nostri discorsi sono campati in aria, che parliamo a vanvera, ma non argomenti l’affermazione. Insinui senza esserti premurata di informarti te per prima su quelle che sono le iniziative che intendiamo intraprendere. Sul perché abbiamo intenzione di agire così.]

Prima di pensare a migliorare i sistemi preesistenti, domandatevi, perciò, come sono nati, e non state sempre lì a criticare, lamentarvi, e poi perché venite sempre a scuola col “muso”? [il nostro non è un tentativo di miglioramento, bensì di approfondimento collettivo, come sono nati gli attuali sistemi d’educazione, politici e quant’altro potrebbe anche essere un ottimo argomento di discussione nella stessa autogestione, non capiamo poi, come prima, sulla base di che cosa poi affermi che noi non ne saremmo a conoscenza. Per quanto riguarda le lamentele e le critiche che abbiamo comunque ampiamente articolato e giustificato possiamo dirti che ora ci riteniamo piuttosto soddisfatti. Erano infatti rivolte a una partecipazione pressoché inesistente da parte degli studenti alla vita sociale scolastica, cosa che quest’anno ha finalmente trovato un’evoluzione, grazie alla consapevolezza di alcuni studenti di cogliere nel verso giusto l’intenzione delle lamentele.]
Non so come sia andata per voi, ma io, quando dovevo decidere la scuola superiore (correva l’anno 2001) [ce lo ricordiamo bene quell’anno… eravamo nella stessa situazione anche noi.] ci ho pensato non una, ma mille volte …
Scegliere non è stato facile, perché come ben sappiamo ogni scelta comporta una rinuncia… ma fa parte della crescita!!! [aug grande capo]

Adesso mi viene in mente il grandissimo prof Sandro De Molli che diceva sempre: “è ora di basta”, oppure “andate a fare, scrivere, imparare”….lui ci prendeva così. [sembra che parli di una persona morta. Conosciamo bene anche noi il professore. Una grande persona a livello umano, che tra le tante cose che ci ha insegnato, per riprendere anche noi una sua citazione è stata: “prima di parlare sbatti 3 volte la testa sullo spigolo”. Te la riproponiamo in tutta la sua saggezza, sperando che tu colga l’invito.].

Finchè lo abbiamo avuto la matematica non è mai stata il nostro mestiere, ma ci faceva capire che nessuno ci obbliga a stare a scuola…

E ci sono tantissime altre persone eccellenti, che ho avuto la fortuna ed il privilegio di conoscere in questi cinque anni all’Artemisia Gentileschi, ma, ovviamente, non posso menzionarle tutte, vi annoierei…[anche noi. In questi cinque anni abbiamo anche avuto il dispiacere di conoscere pessimi elementi, oltre, naturalmente, agli eccellenti.]

In sintesi: è inutile e ridicolo voler cercare di cambiare un sistema che neanche si conosce [è inutile e ridicolo parlare di un progetto di cui non si conosce, argomentando per di più con affermazioni totalmente infondate e confutabili. Questo, considerando anche il fatto che ci siamo parlati personalmente, è anche altamente ipocrita.]; la Nostra scuola è meravigliosa, efficiente, e ci sta dando un ottima preparazione. [questo elogio sviluppa senz’altro, oltre alla soddisfazione ipocrita che alcune persone possono ricavarci, una imponente chiazza umida sul culo di quelle stesse persone. Niente è perfetto e definire meravigliosa una scuola italiana è assolutamente ipocrita. Insomma, sei un ipocrita.].

Se poi voi volete fare come gli struzzi (con tutto il rispetto per gli struzzi) [ma si può sapere te dall’alto di cosa spari a raffica queste accuse provocatorie? Cosa pensi di fare? Capisci che questo tuo articolo dimostra tutto il tuo egocentrismo? Dal momento che non vediamo una cosa come la vedi te vuol dire che non la vogliamo vedere? Il tuo è un pensiero frutto di una scienza innata…mentre noi siamo poveri struzzi, anzi, meritiamo meno rispetto degli struzzi. Fatti dire una cosa, che ti verrà senz’altro ribadita di persona, una tua diversa visione delle cose è senz’altro rispettata e presa in considerazione. Se però argomentata civilmente come tu per prima richiedi agli altri. Queste accuse pubblicate in un articolo di cui nessuno di noi era a conoscenza e di cui tu non hai mai accennato alcun punto nelle precedenti volte che abbiamo avuto occasione di parlare è solo una dimostrazione di quanto sei coniglia (con tutto il rispetto per i conigli)], non venite a dirlo a chi nella scuola c’è da più tempo [come da più tempo? I 5 anni che hai passato al Gentileschi li hanno passati anche la metà dei rappresentanti d’istituto], e che ha sempre cercato, magari con qualche ostacolo (ma saltato alla grande), di compiere il suo dovere e di vedere realizzati i diritti della collettività… perché, vi ricordo: lo Studio è un Diritto! [grazie, lo sapevamo e ce lo ricordiamo molto bene.]


La cosa che ci ha maggiormente colpito (e preoccupato) di questi articoli è la chiara suddivisione in Loro (il preside, i professori, gli integerrimi: coloro i quali sanno tutto e detengono tutte le procedure) e noi: i poveracci che fumano in classe e schiamazzano durante assemblee e autogestioni.


In pratica la tua concezione della scuola è come se i professori e il dirigente fossero gli unici Illuminati detentori del sapere e noi dei vuoti serbatoi da riempire con nozioni stantie e molto spesso inutili.

Li descrivi come gli Eletti che dall’alto degli Uffici Superiori illuminano le menti di noi poveracci.

Il tuo giornalino è paragonabile a un TG di Emilio Fede (con tutto il rispetto per Emilio Fede AHAHAH).



Ciao pirlone, servo del padrone.


(M. Boldi)

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Innanzitutto complimenti ai creatori del blog: bella idea.

Riguardo al Giornaleski, sinceramente penso che sia un tantino scandaloso che venga pubblicato un giornale cosi di parte, perchè io di obiettività non ne ho vista ma neanke lontano un miglio.

Per non parlare delle varie, (scusate la volgarità), leccate di c.... a preside e docenti vari.

Io dico, se il giornalino scolastico dev'essere pubblicato passi pure, ma che ci sia almeno un pò più di rispetto, dignità e anche coraggio di andare, quando necessario, contro persone che hanno più "potere" degli studenti stessi, con critiche e richiami vari.

Secondo me sarebbe giusto evidenziare sopratutto gli aspetti "negativi" di alcune persone adulte che collaborano nella nostra scuola per poter migliorare in seguito l'organizzazione scolastica.
Le critiche sono costruttive e di sicuro senza quelle non si migliorerebbe mai.

Più che un giornalino che informi gli studenti di come vadano davvero le cose nella scuola, mi è personalmente sembrato uno strumento di attacco, se vogliamo indiretto, contro le persone che ci rappresentano nell'istituto.

Ora, se ci sono delle questioni personali da risolvere o delle idee contrastanti rispetto a quelle dei rappresentatanti d'istituto, penso che la cosa migliore sia parlane a quattr'occhi, trovare un accordo o semplicemente discutere con civiltà senza inutili frecciatine che non portano a nulla.

E' ridicolo sminuire delle idee che con un pò più di impegno e collaborazione sarebbero ottime (ma secondo me quest'anno uscirà una buona autogestione) senza peraltro avere idee alternative con cui controbattere.

Troppo facile parlare in questo modo.

Anonimo ha detto...

Se almeno avessero esposto le loro opinioni in modo coerente e chiaro, anche se contrarie a ciò che pensiamo sarebbero state accettabili. Ci avremmo discusso su come si fa di ogni cosa tra noi al Collettivo. Invece questi articoli contengono falsità, imprecisioni e , anche dal punto di vista del testo argomentativo, non esprimono chiaramente un'opinione ma riferiscono in alcuni casi una tesi e la sua stessa confutazione. Inoltre sono ripetutamente rivolte ai rappresentanti di istituto accuse di incompetenza assolutamente infondate. Seguirà risposta agli articoli sul prossimo numero del Giornaleski.

TOCCA A NOI! ha detto...

gabry siamo daccordo, hai scritto un commento decisamente pertinente. anzi, ti ringraziamo per aver approfondito ulteriormente il nostro discorso. abbiamo deciso di adottare questo metodo di risposta, un po' primordiale e arrogante per alcuni versi, ma senz'altro efficace, proprio per quest'uso secondo noi inappropriato dell'informazione.

grazie per l'incoraggiamento.

Anonimo ha detto...

Se volete davvero continuare a fare giornalismo credo proprio che la strada davanti a voi sia lunghissima...ho notato un certo squallore nelle parole sul preside..(vuoi avere la promozione facile?????!!!!...se e' cosi' t do una idea sul nuovo numero del Giornaleski...."il nuovo Messia:Agostino Miele "....cosi' stai tranquilla ke passi facile facile...)
Ho trovato molto interessante la parte dedicata all'autogestione(cosi' nessuno potra' piu' dire ke nn sa cos'e' una autogestione.. )Le motivazioni sono kiare....le risposte ai vari articoli sono davvero kiare (se fossi in voi c penserei 2 volte a cosa scrivere)...bella..!!!buone vacanze..!!

Anonimo ha detto...

concordo nel dire che è una vergogna accusare pubblicamente delle persone attraverso un giornalino della scuola...Perchè avete bisogno di nascondervi dietro a un giornalino per dire delle cose che sono ad dire direttamente al diretto interessato (...nota il gioco di parole scabroso...)???
Alla fine vi siete ritorti contro i vostri stessi articoli...Ma un'altra vergonga è nn far ricevere il giornalino alle classi dei rappresentanti di istituto...LA MIA...-.-

Anonimo ha detto...

Il tuo giornalino è paragonabile a un TG di Emilio Fede (con tutto il rispetto per Emilio Fede AHAHAH).

io avrei scritto con tutto il rispetto per i telegiornali....muahahhahahahahah

Anonimo ha detto...

Ho già scritto un commento ma sta cosa la devo scrivere xkè è veramente assurda...!!

Tratto dal Giornaleski:

" Prima di pensare a migliorare i sistemi preesistenti, domandatevi, perciò, come sono nati, e non state sempre lì a criticare, lamentarvi, e poi perché venite sempre a scuola col “muso”? "

Ma...che cosa centra?
A parte che non ho capito una cosa...
Io penso che pur informandosi di come siano nati i sistemi preesistenti sia legittimo volerli migliorare xkè non c'è mai niente che vada interamente bene così com'è e da perfezionare c'è sempre...
E riguardo alla questione del venire a scuola col muso:
1- ognuno và a scuola come vuole

2- non mi sembra ci sia nessuno che arrivi la mattina con un sorriso a 32 denti e che non veda l'ora di sorbirsi 6 lunghissime ore di lezione (ma anche se ci fosse sarebbero cavoli suoi)

3- ribadisco che secondo me qui c'è sotto qualcosa a livello personale, e più ke al giornalino di una scuola forse l'autrice di questo articolo dovrebbe pensare di scrivere per "Io Donna" o quel tipo di giornali...considerando il tono che corre leggendo il Giornaleski.

Sia chiaro, non è una frecciatina...ma un consiglio vero e proprio !!!!

Anonimo ha detto...

il fatto è uno: le persone che hanno come hobby la presunzione di poter pensare di essere in grado di sostenere discorsi del genere senza di fatto sapere un'emerita fava, sarebbe meglio che si cercassero un passatempo diverso come zappare la terra (con tutto il rispetto per chi zappa). farebbe piacere se invece che operare distintamente dietro ad un giornalino, si esponessero nei collettivi e nelle assemblee invece di tacere. cmq ribadisco che se i vari individui si informassero di più certe cose non dovrebbero neanche essere continuamente spiegate e rispiegate. alla prossima....

Anonimo ha detto...

Ragazzi con tutto rispetto per i cretini penso che la tipa che vi ha insultata sia proprio una cretina forte .........sta struzza

Anonimo ha detto...

io sono dell'idea ke akusare delle persone nascondendosi dietro a un giornalino è veramente vergognoso e infantile! credo ke le vostre risposte, anke se un po' volgari, siano più ke lecite dopo un comportamento del genere!! e poi un giornalino scolastico se viene pubblicato deve raccogliere le idee di entrambe le "fazioni" su qualsiasi argomento! il fatto di intervistare solamente il preside e di non kiedere nulla a voi è stato stupido e x nulla rispettoso! e loro vorrebbero fare i giornalisti?!? MA X FAVORE!! VERGONA GIORNALESKI!! ragazzi continuate così!!!

Anonimo ha detto...

Salvateci voi...anke l'altro giorno è andata a puttane l'assemblea x la continua e scarsa comunicazione tra i vari organi ke "sorreggono" la nosra scuola(nn ke i rappresentanti sbaglino le modalità cm dice l'articolo...)
e in + abbiamo anke il giornaleski ke al posto di informare in maniera obbiettiva spande m...a.
provabilmente questo è dovuto anke alla collaborazione cn alcuni prof che anche se nn in maniera esplicita hanno 1 controllo sul gornaleski(nn poxono parlare male del padrone...), oltre ke allo skieramento nn troppo velato di chi si crede giornalista...
se il giornaleski continuerà ad uscire nei proximi numeri, e nn nascondo ke spero nn vada + in stampa devono aasolutamente cambiare rotta...o sarete obbiettivi e sopprattutto + informati o è meglio risparmiare inchiostro...il giornaleski sembra il braccio dx della presidenza...una volta si chiamavano giornali degli studenti...

Anonimo ha detto...

Dunque...sembro un po' ripetitiva,ma sono d'accordo con tutti coloro che si sono sentiti tirati in ballo da queste future fantomatiche "giornaliste". Chi si credono di essere?se veramente vi sentite talmente importanti e talentuose da scrivere per un giornale che bene o male viene letto da circa 1000 persone, almeno abbiate la decenza di consultare il dizionario per la sintassi delle parole!va bene,volete scrivere "giovane",ma a tutto c'è un freno,poi si cade nello squallore...per quanto riguarda tutte le false informazioni sulle varie assemblee e gli elogi "totalmente disinteressati" per gli Illuminati, gli altri hanno già detto tutto, e mi trovo totalmente d'accordo...già il resto del mondo ha il problema di questi media comprati chi da un chi dall'altro,almeno noi,che siamo il futuro, il PROGRESSO(perchè niente è perfetto e un'aggiustatina non fa mai male) tentiamo di fare le cose con correttezza!
bella raga

***Lau*** ha detto...

al giornaleski scrivono articoli di questo tipo perché se no quel giornaletto scoppiato non lo legge nessuno.sono d'accordo con tutti i commenti...la gente parla non si interessa e rompe le scatole.

***Lau*** ha detto...

e comunque mi viene da aggiungere che al consiglio di istituto non si è candidato nessuno quest'anno!se gli autori di questo giornalino ritengono di essere piu informati o competenti degli attuali rappresentanti e se pensano che il clima generale della nostra scuola faccia schifo, farebbero bene a candidarsi anche loro l'anno prossimo(chissà magari potrebbero essere loro l'alternativa vincente...)o almeno ad andare almeno una volta a sentire cosa si dice ai collettivi invece di fare i contro a tutti costi!

Anonimo ha detto...

bravi ragazzi... questa idea del blog è stata azzeccatissima! veramente bravi... continuate a sfruttare questo spazio perché può diventare un mezzo interessante...
Un breve commento a quello che ho letto:
Le assemblee, le riunioni, la manifestazione di pernsiero, la protesta, lo sciopero, la critica senza censure, i collettivi, non sono solamente dei diritti che state esercitando legittimamente in quanto libertà e diritti fondamentali di ogni individuo, ma sono i pilastri sui quali si basa un qualsiasi sistema democratico. Io sono convintissimo che è proprio nei licei ed in particolare nei momenti di fermento come le autogestioni, le assemblee di istituto e le manifestazioni che nasce quella sensibilità sociale che distingue il cittadino attivo dal semplice suddito... Questa è la vera importanza di quello che state facendo, che va ben oltre le idee politiche o le diverse opinioni degli studenti.
Questo è il primo pensiero ed è rivolto sia a chi sta con voi e sia a chi sta contro di voi.
Il secondo invece è più politico: Mieli è stato candidato alle amministrative per AN.
AN-Msi-Partito Fascista: sono solo 50 anni di strisciamento. Le bisce strisciano...

Anonimo ha detto...

Ma chi ha scritto sta roba???a parte il fatto che è scritto veramente con un italiano pauroso{che diameno sono tutti quei beh, va beh, c'è, cioè???più che un giornale mi ricordano molto un fumetto >.<}Ma poi cosa, che cosa???c sono scritte di quelle stronzate che non stanno ne' in cielo ne' in terra e men che meno al gentileschi!!
Intanto per correttezza prima di pubblicare un articolo del genere di solito si avvisano i diretti interessati del fatto che saranno citati..{l'effetto sorpresa fa davvero incazzare}..Scrivere ciò che si pensa su un giornale perchè così ci si può nascondere dietro le pagine è proprio da conigli..
Ma poi chi a scritto questi articoli chi crede di essere??
Perchè al posto dei 4 ora in carica non c'è lui/lei se è così bravo/a..
Dovrebbe avere un po' più di rispetto per coloro che si sbattono per rappresentarci nella scuola.
Poi come si permette di sparare sentenza a destra e manca!!
Ma sei non sai le cose stai zitto/a che la figura che ci fai è sicuramente migliore..
Mamma non ti ha insegnato che parlare per dare aria alla bocca è stupido???
Ma vogliamo parlare poi della meravigliosa opera di lecchinaggio verso Miele?
Porca miseria quell'uomo non c'è mai quando serv, e se per caso lo trovi{di solito al bar..} è troppo occupato{leggi=non ha voglia} per ascoltarti..
Quindi evitiamo elogi inutili.
Ultima cosa, all'inizio dell'articolo 1 si accusa gli organizzatori di fare un'occupazione a cui la gente partecipa senza nessun motivo valido, ma questo secondo te è colpa degli organizzatori??
Cosa possono fare loro?prenderli a testate finchè non li convincono ad avere le stesse motivazioni?
no words-.-
*Mary*

Anonimo ha detto...

Scusate la mia ignoranza ma la ragazza che ha scritto l'articolo "il rito dell'autogestione" è la "direttrice" del giornaleski?! Chi è il pazzo/a che l'ha fatta direttrice?! Ma avete visto cm scrive!!! Bhe,cioè,ce,ma,va bhe nn te l'ha mai detto nessuno che scrivi per un giornalino e nn su un blog o sul tuo diario!?!?!
Secondo te i rappresentanti d'istituto nn sanno svolgere il loro compito giusto? E tu invece sai scrivere vero?!
A parte questo commento sul tuo modo di scrivere vorrei rivolgermi personalmente a te e chiederti se nella tua classe hai mai avuto dei problemi(seri)per i quali ti sei dovuta rivolgere al preside? Non penso proprio altrimenti sapresti che l'ufficio del dirigente non è sempre aperto a tutti come dici tu!!! Il caro dirigente nn c'è mai qnd serve, o meglio c'è solo qnd deve dirti che sei in ritardo(e credo che uno se ne accorga da solo!) altrimenti è al bar e nelle rare volte nelle quali lo si trova in presidenza nn ha tempo nemmeno per mettere una firma!!!
Vorrei darti un consiglio prima di metterti a fare la lecchina informati!!! Il caro prof Miele nn sarà un terrorista ma neanke BABBO NATALE!!!
By Raffa*

Anonimo ha detto...

sinceramente penso che il giornalino scolastico debba avere degli articoli con i pro e i contro sull'autogestione.sicuramente parto prevenuta perchè sono favorevole, non per caz...ggiare, ma perchè penso che sia un mezzo di dibattito su argomenti attuali,ma sopratutto perchè noi giovani abbiamo il diritto di protestare.come sono intervenuta durante l'assemblea d'istituto contro le persone sfavorevoli all'autogestione,non l'ho fatto per tirarmela ma semplicemtente perchè ho partecipato ai collettivi dell'anno precedente e l'unico motivo per il quale abbiamo fatto autogesta era perchè i prof ci hanno bocciato l'idea di fare cogestione(per le persone che pensano che i rappresentanti d'istituto,non solo di quest'anno,caz..ggino voglio semplicemente dire:"partecipate ai collettivi,magari date una mano ad organizzare le cose..insomma partecipate se volete fare davvero una bella autogestione).
Alle"giornaliste"del giornalino dico semplicemente:"per fare un bel lavoro non serve solo leccare il c...,ma avere anche il rispetto per le persone che non la pensano come voi"!!!!.

Anonimo ha detto...

il preside striscia sulla bandiera a sfondo nero con la fiamma tricolore sopra..l'autogestione è un atto di "ribellione" o almeno alternativo. ilpreside vuole indirizzare e autorizzare la nostra autogestione....ma forse non capisce,nella sua mente da skiavo,che per manifestare i propi pensieri-stare insieme ai propi coetanei-discutere di argomenti utili e attuali non serve l'autorizzazione di nessun ""superiore""!

Anonimo ha detto...

mi piace proprio da matti questo blog..ma la cosa che mi interessa davvero e sapere se un giorno la sara leggerà questi commenti e la smetta di comportarsi da:" donna sò tutto io".
la cosa che mi spiace di più che ci sono persone che la pensano come lei,e queto è ingiusto.l'autogestione sicuramente verrà bella e seria..voglio proprio vedere il prossimo numero del giornalino..cosa ci risponderete????

Anonimo ha detto...

Certo che siete tutti fatti con lo stampino....!
Rompete tanto con le vostre proteste e poi ve la prendete solo perchè il Giornaleski ha detto come stanno veramente le cose??
Ma fatemi il piacre...Credo sia stata un'ottima idea la pubblicazione di quell'articolo, perchè finalmente sono venute fuori cose che nessuno aveva il coraggio di dire perchè purtroppo il corpo studentesco è presidiato da persone che farebbero meglio a pensare ad altro dato che non sono neanche capaci di tenere un discorso serio e farsi ascoltare dagli studenti durante un'assemblea.

Volevo inoltre aggiungere:
Il Giornaleski di parte???????
Sbaglio o le battutine su emilio fede ecc. le fate senza problemi, e non parlate di essere di parte perchè più di parte di voi non so chi ci sia....peccato sia la parte sbagliata!

Anonimo ha detto...

dai su...ave maria ammettilo che sei una spia segreta del giornaleski...!!

cmq...
si è il giornaleski è totalmente di parte...
ma xkè...esiste ancora?
pensavo l'avessero soppresso...

p.s. AVE CESARE

Anonimo ha detto...

dimenticavo:
"per chi crede a Emilio Fede il Bundy da fuoco al cannone"

Anonimo ha detto...

AVE.....
primo da dove sei uscito, secondo se commentassi coin qualcosa di decente faresti un favore alla collettività...
Se pensi di essere migliore come rappresentante perchè non ti sei candidato? se tu pensi di poter tenere un'assemblea perchè non sali sul palco e ci fai vedere di quello che sei capace?
se la gente se ne fotte e non sta ad asacoltare cose che potrebbero realmente interessargli non ci puoì fare niente... io opterei per un calcio nel culo a testa ma purtroppo non è possibile se no sarebbe già stato fatto....
e cmq non so a cosa tu possa essere abituato a considerare coraggio ma scrivere un articolo non è un atto eroico, nascondersi dietro ad un foglio di carta stampato.... pfff... ma che stai a dire???

TOCCA A NOI! ha detto...

Ave ti invito caldamente a candidarti alle prossime elezioni,
io personalmente sostengo sia ipocrita parlare di una cosa che non si conosce, o peggio sostenere l’inefficienza di una persona in una cosa che per primi non si è mai fatta.
Quello che ci ha fatto incazzare degli articoli è stato che nessuno si è premurato di chiedere anche un nostro intervento, presumendo che lo scopo sia stato informativo…l’informazione si costruisce così, ma questa è una cosa che dovrebbero sapere i redattori di un giornale e pensiamo che lo sappiano anche visto che l’intervento del preside c’era.
Non è stata assolutamente contestata la legittimità di quello che è venuto fuori, nonostante non sia stato argomentato in modo coerente.
Una nostra risposta era altrettanto legittima…
Quello che aggiungi in fondo non lo capisco… con il dire: “il Giornaleski è di parte” non si stà assolutamente tirando in ballo questioni politiche.
Emilio è stato chiamato in causa in quanto leccaculo, non di certo perché è di forza italia.

Anonimo ha detto...

Credo che l'articolo sul Giornaleski sia stato frainteso...
é stato fatto apposta perchè voi avreste potuto dare una risposta, come avete fatto, ma a quanto vedo in maniera non del tutto giusta...
Il giornaleski ha dato una sua opinione, ha scritto come, secondo me, stanno realmente le cose...e voi siete stati solo capaci a prendervela perchè poverini avete sempre ragione e non vi si può contestare niente... Un'altra cosa che mi fa tanto ridere...Nascondersi dietro ad un foglio di carta stampato????
ciccia non hai proprio capito niente...dite tanto sul fatto che se si ha qualcosa da ridire si può tranquillamente perlarne e ve la prendete per così poco...solo perchè sapendo che quella era la pura verità non sapevate come rispondere...Maturate un pò e smettetela di nascondervi, VOI, dietro stupidaggini e insulti...

Anonimo ha detto...

bah...quel ciccia potevi anke evitartelo... =P

Anonimo ha detto...

Ave leggi bene il commento sopra...

Durante la stesura e la futura pubblicazione nessuno della direzione del Gionaleschi ha chiesto un intervento ai rappresentanti d'istituto...e ti pare un buon modo di fare informazione?
Se ce l'avevi cosi tanto con i rappresentanti potevi parlarne con i diretti interessati...e chiarirti le idee

Anonimo ha detto...

ahahah ciccia.... ascolta gioia ma mi dici così sempilicemente per scopo personale chi sei e come mai ci tieni così tanto a questa cosa che vola in aria... io personalmente non mi nascondo proprio dietro a nulla anzi guarda mi faccio avanti quindi non capisco perchè devi far prendere aria alla bocca... e comunque siccome non sono tua sorella ne tanto meno la tua migliore amica e aggiungo fortunatamente evita di dire ciccia perchè mi potrei pure offendere...
bye bye baby

TOCCA A NOI! ha detto...

mi stò stancando di rispondere a commenti completamente incoerenti a quello che si stava dicendo.

per favore rileggilo un paio di volte prima di rispondere perchè o non capisci quello che c'è scritto o fai finta di non capire.

cerco di scrivere più semplice possibile:
quello che non ci è piaciuto del giornaleski non è quello che hanno scritto, bensì il fatto che nessuno sia venuto a chiederci direttamente un'opinione, prima di far stampare falsità o voci di corridoio (o di aulaprof).
questo perchè... perchè lo scopo del giornalino della scuola dev'essere quello di informare, trascrivendo anche le proprie opinioni ok, ma la base informativa ci dev'essere, il lettore deve avere la possibilità di sentire entrambe le campane per potersi fare un'opinione obbiettiva, deve poter leggere documenti reali!!!!!!

non sono daccordo con te sul fatto che siano stati fatti apposta per permetterci di rispondere (mi interessa sapere cmq secondo quale criterio stabilisci questo).
avrebbero potuto chiedere dall'inizio un nostro intervento, così come hanno fatto con il preside, anche perchè adesso di numeri non ne stanno più uscendo... per curiosità...quando pensi che ce l'avrebbero data l'opportunità di rispondere?

ora, onestamente, rispondi a questo, è una domanda diretta quindi rispondi in modo diretto senza vaneggiare: pensi che il giornaleski abbia sviluppato degli articoli informativi?!

concludendo ti dico che se non avessimo avuto argomenti validi per rispondere al giornaleski non avremmo neanche fatto questo blog, le nostre sono risposte più che argomentate, magari astiose, non lo nego (normale quando ti negano la possibilità di esprimerti) ma cmq coerenti.

gli insulti non sò dove li leggi....
forse per l'ultimo articolo...di fianco a dove ci davano degli struzzi...